TWINAGERS NEWS
02/11/07
…”e quivi ragionar sempre
d’amore”
Dante :
L'amore che muove il mondo
Ecco come la
genialità cristiana di Dante ha concepito l’esperienza d’amore
Se guardiamo alle
opere più significative di Dante (1265-1321)-la Vita Nova e la Commedia- anche
senza avere alle spalle uno studio approfondito è evidente che per lui il
problema, la questione centrale nella vita è una: l’amore. Che cosa significa
amare? È davvero l’amore la legge dell’esistenza, e in che modo? Sono questi i
temi affrontati nella Vita Nova: una serie di poesie che ripercorrono la vicenda
personale di Dante e commentate così che si capiscano la sua situazione e quello
che sta provando. Ci sono poi molte epistole in cui Dante chiede agli amici
stilnovisti un parere sull’esperienza umana dell’amore e con cui si confronta:
per Dante capire l’amore e il ruolo che gioca nella vita è talmente importante
che nel sonetto “Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io” esprime chiaramente la
volontà di abbandonare tutte le altre attività per <<ragionar sempre d’amore >>
con due poeti suoi amici, Lapogianni e Cavalcanti.
All’inizio della Vita Nova Dante, che
si è innamorato di Beatrice, trova la sua massima soddisfazione nel guardarla
mentre saluta le amiche per strada e così prova <<una dolcezza al core che
‘ntender no la può chi no la prova>> (“Tanto gentile e tanto onesta pare”, Vita
Nuova). Tuttavia Beatrice muore e per Dante è un colpo durissimo: dapprima
abbandona tutti gli studi, poi vuole però andare a fondo della questione e si
chiede che cosa è- in questa esperienza di distacco- l’amore. Qui entra in gioco
la genialità cristiana dell’uomo medievale: tutto è segno di un destino più
grande. Allora Dante capisce che l’amore non è guardare Beatrice, ma ammirarla
in quanto segno di chi gliel’ha messa accanto; comincia quindi a lodarla in
“Donne ch’avete intelletto d’amore” dicendo <<i’ vo’ con voi de la mia donna
dire, non perch’io creda sua laude finire>> (Vita Nova).
La donna diventa un angelo, che rende
possibile l’incontro con Dio: e infatti la Vita ragione umana, che distingue
l’uomo dall’animale: per i lussuriosi,<<che la ragion sommettono al talento>>
(Inf V), l’istinto ha prevalso sulla ragione e nel caso i due riminesi ne sono
usciti sconfitti <<amor condusse noi ad una morte>> (Inf V). Agire contro
ragione è contrario non solo alla natura di Dio- come ha detto a Ratisbona
Benedetto XVI- ma a quella dell’uomo stesso, che è per il Cristianesimo a
immagine e somiglianza di Dio. Ma Dante, pur condannandoli, prova pietà per i
due amanti perché è consapevole che ad ogni uomo potrebbe succedere di venir
meno alla ragione: l’uomo è libero e in ogni momento è Nova si conclude con la
promessa della Commedia, dove Dante, guidato da Beatrice, ci dice che cosa ha
imparato rispetto alla vita dall’esperienza d’amore. Infatti nella Commedia
ognuno è giudicato secondo l’amore: c’è chi ha amato la ricchezza, chi il
piacere, chi Dio, che viene identificato con <<l’amor che move il sole e l’altre
stelle>> (Par XXXIII).
Ma allora perché Dante condanna Paolo
e Francesca che sono morti per amore? Come è possibile che l’amore, da salvezza
per l’uomo, diventi causa di dannazione?
Dante aveva chiarissimo che l’amore,
per essere autentico, deve rispettare la dignità e la ragione umana, che
distingue l’uomo dall’animale: per i lussuriosi,<<che la ragion sommettono al
talento>> (Inf V), l’istinto ha prevalso sulla ragione e nel caso i due riminesi
ne sono usciti sconfitti <<amor condusse noi ad una morte>> (Inf V). Agire
contro ragione è contrario non solo alla natura di Dio- come ha detto a
Ratisbona Benedetto XVI- ma a quella dell’uomo stesso, che è per il
Cristianesimo a immagine e somiglianza di Dio.
Valeria B., Liceo Alessi
COPPIE FAMOSE
Vediamo se lo sai o se te lo ricordi...
Ricomponi le coppie famose :
1 - Don chisciotte a - Francesca
2 - Petrarca b - Lucia
3 - Paolo c - Laura
4 - Renzo d - Dulcinea
5 - Tristano e - Chimène
6 - Dante f - Peneloppe
7 - Renzo
g - Beatrice
8 - Ulisse h - Isolda
Liceo Lurçat
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