SummaryTWINAGERS NEWS
                                                                                                                                                                           15/03/08
 
                                         Un livello di preparazione culturale sempre più basso:

Di chi la vera colpa?

 

      Il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ha lanciato l’allarme sull’ “emergenza educativa”, accusando non solo gli studenti ma anche tutte le famiglie e soprattutto la società italiana della pessima valutazione del nostro sistema scolastico.

I dati che sono pervenuti dall’ OCSE- PISA non sono stati divulgati, ma è stato preferito gettarli nel cestino con la speranza di migliorare; essi non mostravano solo l’alto livello di emergenza educativa, ma in particolar modo la difficoltà delle famiglie italiane ad educare i propri figli.

      Secondo il ministro si deve prendere atto che è stata superata la fase della scolarizzazione di massa e che bisogna privilegiare il merito, sottolineando la qualità, che può essere ottenuta solo attraverso la  serietà, e continuare a segnalare il problema. Ma questo da solo non basta, come ci suggeriscono i dati provenienti da PISA; è necessario privilegiare le materie fondamentali quali ad esempio la storia, la matematica, la geografia e l’italiano, poiché la conoscenza di queste materie è fondamentale per il proprio bagaglio culturale.

      Un altro problema che il ministro sottolinea è quello della logica del debito: essendo promossi pur se con qualche o alcuni debiti (cioè con insufficienze), molti studenti italiani sono riusciti a superare l’esame di Stato senza avere le competenze adeguate.

Il ministro ha fatto anche un appello alle principali reti televisive per avere un Auditel non solo di quantità ma soprattutto di qualità poiché, secondo lui, i mass media sono molto importanti per l’accrescimento culturale dei giovani.

 

      Su questo serio problema che interessa la società italiana abbiamo intervistato alcuni ragazzi francesi del Lycée Lurçat:

 

     « Pensiamo che la pressione sugli studenti sia una delle cause della caduta della qualità dell'educazione. In più c'è un’assenza di motivazioni perché gli studenti non hanno il tempo di riposarsi. All’origine di ciò c’è una mancanza di qualità e di serietà nel lavoro degli studenti. In Francia, nel nostro liceo abbiamo due compiti al giorno: la mattina cominciamo alle otto e finiamo alle sei,  poi torniamo a casa e facciamo i compiti.»
                                                                                                                               
Raphael e Florent. 1ère S1 (Lurçat)
                                                                                             

 

     «Siamo consapevoli che il livello scolastico sia in regressione. Le cause sono varie, e pensiamo che, oltre a quelle enumerate nell'articolo, esistano delle cause più complesse e che non conosciamo. Perciò pensiamo che le direttive proposte dal ministro non siano adatte al problema, in quanto ognuno di noi è un individuo diverso dall'altro. L'insegnante deve prendere in considerazione le difficoltà di ogni singolo studente e adattare il suo insegnamento al pubblico che ha di fronte. Per rimediare a un possibile ritardo, possiamo mettere a disposizione degli studenti un aiuto a casa, o elaborare un sistema nel quale gli studenti più bravi a scuola aiutino quelli che hanno delle difficoltà. Nel nostro liceo, abbiamo già messo in pratica questo sistema, ma gli insegnanti e gli studenti organizzano anche delle manifestazioni per chiedere l'aumento del personale insegnante.
Sappiamo che esistono varie soluzioni che prendono in considerazione la diversità di ognuno ( per definizione, il genero umano).»
                                                                                                                              
Claudia A., Cécile P e Emilie D.P. 1ère S1 (Lurçat)
                                                                                                                                                    

 

      È sicuramente vero, come afferma Emilie, che il livello scolastico si è abbassato notevolmente, ma non bisogna attribuire tutta la colpa agli studenti in quanto è vero che sono loro i diretti interessati, ma chi gli insegna? E soprattutto chi forma gli insegnanti?

Con questo si vuole sottolineare che il problema parte dall’alto e che speso i docenti non riescono a stimolare i giovani facendoli interessare di più alla cultura, mostrando interesse per loro e preparandoli per il futuro. Non si vuole dire che i giovani devono essere troppo facilitati, ma se qualcuno li preparasse nel modo adeguato, coinvolgendoli di più e rendendo l’apprendimento più dinamico, loro avrebbero un maggiore interesse.

                                                                                                                                                             
                                                                                                                                                               
Lucia B. e Sara C. III F Liceo Alessi

                                                                                                                                                                      Licei Alessi e Lurçat     
                                                                                                                                                                            
Home Page