SummaryTWINAGERS NEWS 
                                                                                                                                                                              01/03/09
                                                             L'intervista impossibile:
                                           Il liceo Lurçat di Martigues intervista Machiavelli
      al Liceo Lurçat di Martigues, in Francia
Le domande dell'intervista sono state redate in francese dal prof. Rosmini, docente di Filosofia, tradotte in italiano dagli alunni della prof Albalgy (docente d'italiano al liceo Lurçat, Francia) e mandate alla prof De Petro del liceo Alessi di Perugia per i suoi alunni.
     
al Liceo Alessi di Perugio, in Italia
Le risposte di Machiavelli sono date da  Bianca T e Simone F, classe IV F

                                                                                 prima intervista: registro formale

Liceo Lurçat - Signor Machiavelli, Lei ha scritto Il Principe per fare la lode della demagogia e dell'autoritarismo o permettere in guardia i popoli contro la demagogia e l'autoritarismo?

Machiavelli -  Alcuni, che voi considerate  illustri, nei tempi a venire, come un certo Foscolo, affermano che la mia opera è atta a svelare li piani de’ Principi malvagi. In vero io scrissi il Principe, se voi volete, come elogio dell’autoritarismo, avendo io fornito ai  principi delle mirabili dottrine per render forte il loro stato. Il popolo, come codesti affermano, come può essere in talo modo messo in guardia dalla simulazione dei sovrani, dal momento che pochi possono intendere il mio scritto? E que’ pochi è certo che sian principi o son coloro che non posseggono la capacità di opporsi a questi. 

Liceo Lurçat - Signor Machiavelli, Lei pensa che la ragione del popolo sia educabile oppure pensa che il rapporto tra     governanti e governati sia sempre irrazionale?

Machiavelli - Se fosse educabile non ne conosco il modo. Gli uomini sono di natura malvagia e pertanto sono corruttibili. Io credo che non ci sia il modo di migliorarli, nondimanco è bene conquistarsi il loro consenso; e questo è facile poiché sono anche  facilmente ingannabili.

Liceo Lurçat - Per quali ragioni, secondo Lei, il Vaticano ha proibito il suo libro?  

Machiavelli - Il Vaticano volle acquistare consenso e mise all’ indice il mio scritto, ritenendolo privo di moralità. Dovete sapere che la
mia opera venne d’ altra parte ripresa segretamente soprattutto dai Gesuiti.
 

Liceo Lurçat - Il Principe era tra l'altro destinato ad unificare l'Italia: il modo in cui quell'unità è stata fatta l'ha     
soddisfatto?

Machiavelli -
A dire il vero non pensavo nel mio tempo all’Italia nel modo che voi moderni lo intendete. Il mio principe era destinato sì       a porre fine ai conflitti nella nostra penisola, ma solo per conseguenza. Doveva infatti unificare e porre sotto il suo potere il territorio più vasto possibile grazie alle abilità che indico nel mio scritto. Non vedevo invero un’idea di nazione nelle nostre tanto frazionate terre; non era quella la mia prospettiva. E se considererete bene la verità effettuale, gli stati italiani della mia epoca potevano essere delle compagini molto forti ma non pronti a unirsi agli altri. L’unità è stata raggiunta non proprio secondo i miei piani, o per lo meno non mi interessa e non me ne preoccupo.

Liceo Lurçat - Pensa che le tesi sulla politica siano sempre d'attualità all'inizio di questo XXI secolo?

Machiavelli -
Modestamente, io ritengo che le mie tesi siano ancora attuali e resteranno attuali finché esisterà l’uomo. Magari alcuni
“principi” del XXI secolo dovrebbero usarle se non vogliono portare il loro stato alla rovina. Nondimanco devo ammettere che i
metodi e gli strumenti di governo sono cambiati, ma nella sostanza tutto è rimasto identico perché l’uomo non muta.

Liceo Lurçat - Il modo di governare di Berlusconi Le dà ragione?

Machiavelli -
Bisogna dire che codesto “principe” seppe bene sfruttare l’occasione e la virtù, usò il momento propizio per dedicarsi alla politica e salì al potere non già con l’aiuto de’ potenti, ma con quello del popolo, il quale era stanco degli scandali e della corruzione dei Grandi. Usò le forze e le armi proprie, sfruttò al meglio i propri mezzi. Come per esempio quelle cose che voi chiamate “canali televisivi”. E come ho detto nel mio trattato chi con fatica arriva al potere poi con meno fatica lo mantiene, al contrario di chi vi arriva per fortuna: ché lo ottiene facilmente e lo perde altrettanto facilmente. Egli sa usare sapientemente la golpe e il lione, è ammirabile nella sua facoltà di fare sembrare le cose in un tale modo quando non lo sono, essendo un gran dissimulatore. Per lo più riesce a mettere a tacere i suoi oppositori in virtù della maggioranza del suo consenso e questi non hanno il coraggio di opporsi, altro comportamento che ho elogiato ne’ miei scritti. 

Liceo Lurçat - Pensa che l'utopia sia un sogno utile?

Machiavelli -
Molti ritengono che l’ utopia sia un sogno utile. In verità, se voi vi riferite, come penso, all’ ultimo capitolo della mia opera, io feci quell’ esortazione a pigliare l’ Italia sapendo che il mio obiettivo non sarebbe stato effettivamente raggiunto. Nondimanco volli fornire un punto di riferimento su cui orientare azioni reali. 

Liceo Lurçat - Si riassume spesso il suo pensiero con l'espressione "il fine giustifica i mezzi;"che cosa ne pensa ?

Machiavelli - Quella frase mi è stata attribuita impropriamente. Io dissi che sarebbe augurabile che un principe possedesse davvero tutte quelle virtù morali che ho indicato nella mia opera, nondimanco è innegabile che in realtà è impossibile. Le virtù, se non per finzione, sono distanti dal mondo del principe. Non già perché non siano mirabili, ma perché el mondo va visto nella sua realtà effettuale. Giustificare significa esprimere un giudizio sulla morale, cosa che io mai intesi di fare.

 

                                                                                                                                                   Bianca T e Simone F Classe IV F Liceo Alessi
                                                                                                                                                           le classi di T. S e L del liceo Lurçat
                                                                                                                                                                       
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