I canti natalizi non fanno parte delle tradizioni italiane,
ma anche nel nostro paese le feste sono un’occasione per
ritrovare la famiglia e stare insieme a tutti i parenti.
Questo accade specialmente durante la vigilia e il giorno di
Natale, in particolare durante i pasti. Sono infatti parte
integrante della tradizione del nostro paese il cenone della
Vigilia e il pranzo di Natale. Possiamo passare ore ed ore a
tavola, mangiando, scherzando, ridendo. Infatti solitamente
i pasti sono composti da molte portate, quindi ci vuole
tempo per prepararli e soprattutto per mangiarli. Per questo
il Natale è insieme famoso e famigerato in quanto durante
questo periodo normalmente si ingrassa, a causa appunto di
pranzi e cenoni, ed è quindi il nemico principale della
linea. Durante le feste si gioca spesso a carte,
specialmente a “bestia”, un gioco simile al poker, nel senso
che se non si presta attenzione si possono perdere parecchi
soldini.
Dopo aver messo una posta iniziale uguale per ogni giocatore,
ognuno prende tre carte, e per non finire “in bestia” è
necessario effettuare almeno una presa. Chi non ci riesce
deve aggiungere altri soldi, ed in questo modo si rimane
presto “al verde”, cioè senza soldi. Un altro gioco popolare
è la tombola, già ampiamente trattata nel file delle
tradizioni natalizie.
Il problema è che ormai sembrerebbe che questa festività
stia perdendo sempre più il suo significato. Il regalo non è
più il simbolo di valori come l’amicizia e l’amore reciproci,
ma è diventato quasi un obbligo, spogliato di qualunque
significato, sia per chi lo regala che per chi lo riceve.
Ormai la preoccupazione più grande delle persone è quella di
adeguare la grandezza e quindi il prezzo del regalo in base
a chi lo riceve, e addirittura alla vigilia di Natale,
ovvero il giorno precedente a quello in cui “tutti sono più
buoni”, nei negozi si assiste a delle vere e proprie risse
per accaparrarsi l’uno o l’altro oggetto. Forse la cosa più
importante sarebbe ritrovare quello spirito natalizio che
animava le generazioni precedenti alla nostra, che ora, nel
mondo del consumismo e del progresso, sembra essere stato
soppiantato da una visione forse un po’ troppo
materialistica della vita.